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Newsletter Aprile 2019

Gomitolorosa
Aprile 2019
 
Il KNITTING fa bene!
IL KNITTING FA BENE!
 
Gomitolorosa, si sa, sostiene il lavoro a maglia quale strumento terapeutico per il recupero individuale del benessere psico-fisico. Come lo sostiene? Donando ad Ospedali, Associazioni e Gruppi amatoriali di lavoro a maglia i propri gomitoli, che da oggi vogliamo definire SOLIDALI e TERAPEUTICI. Tante sono le testimonianze di apprezzamento del nostro lavoro e dei numerosi effetti benefici che le persone ricevono dal lavoro a maglia. Ci teniamo moltissimo a valorizzare questo aspetto medico, di terapia alternativa. Avremmo anche potuto continuare ad affermare con totale tranquillità che il lavoro a maglia fa bene, ce lo dicono tutti, ne parlano tutti.
Gomitolorosa vuole produrre l’evidenza scientifica della lanaterapia e dunque ha commissionato una ricerca per esplorare gli effetti del lavoro a maglia sulla mente con un studio EEG (elettroencefalogramma) a cui verranno sottoposte 40 persone, prima e dopo aver lavorato a maglia. Una ricerca che seguirà l’Università di Reading in Inghilterra, tra le 200 migliori università al mondo e fra le prime dieci a livello nazionale per la ricerca, grazie ad una donazione ricevuta da una donna molto vicina al nostro mondo e che crede nell’importanza della ricerca in tutti i campi.
Se come noi speriamo, potremo confermare che il lavoro a maglia può portare ad uno stato mentale di benessere, simile allo yoga, alla meditazione, alla mindfulness, allora ci sentiremo davvero pronti a batterci per la lanaterapia perché oltretutto il lavoro a maglia alla fine produce pure una coperta, un cappello, una sciarpa, un qualcosa da donare.

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LANATERAPIA NEGLI OSPEDALI
 
Alla Clinica MANGIAGALLI di Milano la lanaterapia è realtà
 
In questo numero della nostra NEWSLETTER vogliamo parlarvi di un altro KNITTING THERAPY POINT del Gomitolorosa che ci sta dando davvero molte soddisfazioni e grande orgoglio per i risultati soddisfacenti riportati da personale medico e pazienti: il centro di diagnostica senologica della clinica MANGIAGALLI di Milano. Abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare dalla voce della dr.ssa STELLA PEDILARCO, il responsabile tecnico dei tecnici di radiologia di questo centro, come il progetto di LANATERAPIA è accolto favorevolmente da tutti e quali risultati sta dando.

La componente ansia è ovviamente la chiave di lettura di quanto sia importante per i pazienti trovare un diversivo, un qualcosa che possa distrarre la mente, sollevarli da un peso molto grande che stanno vivendo. La dr.ssa Pedilarco ci racconta: “Nel nostro caso particolare una donna che decide di sottoporsi a un test di prevenzione, quale la mammografia, porta una componente di ansia notevole che poi è modulabile se si tratta di un test di primo livello, piuttosto che un richiamo, piuttosto che un esito, il ritiro di un esito dopo una biopsia mammaria perché sa, qualsiasi paziente sa che ci potrebbe essere la possibilità che venga messa in discussione la propria vita, dal punto di vista famigliare perché no lavorativo, e nel nostro caso anche sessuale”.

La difficoltà è proprio quella di gestire l’ansia della paziente che si presenta. Ecco che il knitting in sala d’attesa è davvero servito, un progetto che è nato qui già nel lontano 2013, con la lavorazione di bellissimi gomitoli, i primi nati erano rosa. Attraverso il racconto e la testimonianza di questa bella case history abbiamo elementi per confermare che il knitting funziona davvero come antidoto antistress e abbiamo visto che in quelle sale d’attesa il rimuginare su quanto la mammografia faccia male, oppure l’ansia dell’esisto dell’istologica, ecco tutte queste ansie sono ridotte, hanno trovato una barriera, i nostri gomitoli!!

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NOTIZIE DAGLI AMICI: IL FILO CHE UNISCE
 
#DONNECORAGGIOSE: 5000 GOMITOLI ASSEGNATI, 425 KM DI FILO ROSA
 
Il progetto DONNE CORAGGIOSE, promosso insieme all’Associazione I FOLLETTI LABORIOSI sta avendo davvero tanto successo tra gli AMICI de IL FILO CHE UNISCE, il network di Associazioni e Gruppi amatoriali di lavoro a maglia che segue il Gomitolorosa nella realizzazione di manufatti solidali. Più di 150 diverse realtà si sono unite per dare una risposta a questa campagna di solidarietà. Anche una Scuola si è messa al lavoro "Educare alla consapevolezza, alla prevenzione e alla solidarietà rientra tra gli obiettivi fondamentali dell’istruzione e dell’educazione". Per il progetto DONNE CORAGGIOSE, nato per manifestare vicinanza alle donne che stanno vivendo il tumore al seno e per la sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, sono stati donati 5000 gomitoli rosa, 425 km di filo che sta unendo in un caldo abbraccio tutta Italia. La lotta al tumore al seno passa anche attraverso la sensibilizzazione sull'importanza della #prevenzione e ogni mezzo è utile a veicolare questo importante messaggio. Le 1.000 sciarpe “fiocco rosa” che si stanno lavorando a maglia o all’uncinetto, verranno donate alle Donne Coraggiose durante le più importanti manifestazioni nazionali sulla lotta ai tumori del seno in programma nel mese di ottobre rosa, mese dedicato proprio alla prevenzione di questa malattia.

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APRILE 2019 - DALLA SCRIVANIA DEL PRESIDENTE
 
APRILE 2019
 
Questo numero di APRILE lo dedichiamo a CARLO PIACENZA, tra i fondatori del GOMITOLOROSA, imprenditore che ha contribuito in modo significativo alla crescita dell’economia italiana nel suo ruolo di Amministratore delegato della F.lli Piacenza, azienda che si è affermata come eccellenza nel settore dei tessuti di lusso, conquistata attraverso una sapiente gestione della materia prima unita all’artigianalità del “made in Italy”. Abbiamo deciso di raccontarvi del legame di CARLO PIACENZA al GOMITOLOROSA attraverso le sue parole, quelle che Lui stesso ha usato in occasione della giornata studio dello scorso 27 marzo.
Carlo Piacenza


Io vi farò una chiacchierata partendo un po’ da lontano” inizia così Carlo Piacenza “partendo da circa 7, 8 anni fa quando il Dottor Costa, mi venne a trovare e non capivo il perché, pensavo, ma io sto bene, non capisco come mai, non ho seno! Devo dire che mi stupì moltissimo la sua sensibilità. 7/8 anni fa non si parlava ancora di sostenibilità, non era ancora entrata nella mentalità dei consumatori e nemmeno dei manifatturieri. Mi disse: “ma qui terra di lane, come è possibile che si vedano nelle campagne biellesi dei fuochi e, mi hanno spiegato, sono le lane che vengono bruciate dai pastori? Dobbiamo recuperarle”. Le nostre razze devono essere tosate perché l’animale possa stare bene e quindi produrre latte e carne. Una volta produceva lana ed era forse la prima materia prima, quella più importante, prima ancora del latte o della carne. Per cui la lana è diventata un surplus, un costo, perché è molto ordinaria. Non è una lana di pregio, per cui non ha più valore sul mercato; una volta si facevano i materassi quindi avevano un certo valore. Si vende ancora qualcosa nei paesi orientali, mediorientali, Pakistan per fare dei tappeti, dei tappeti di lana, però capite che i consumi sono molto ridotti per cui neppure a pagarla te la vengono a raccogliere, ecco perché è diventato oggi un problema di sostenibilità perché tosare una pecora e abbandonare il vello per terra, inquina il suolo. La lana che contiene grassi, la lanolina, ci mette più di 100 anni a degradare sul suolo se abbandonata. Peggio se viene bruciata, perché brucia insieme ai suoi olii e le sostanze per cui inquina anche l’aria. Ecco che ancor prima di parlare di riciclaggio dei prodotti usati, ci viene da pensare al miglior utilizzo dei materiali che abbiamo già in natura, che la natura ci regala”. Ho fatto tutta questa lunga premessa per dare poi una spiegazione ad Alberto, dove ho detto:” Sì! Proprio perché ho la passione per le lane, ho la passione delle materie prime, ti rispondo sì”. È molto bello ed è anche più facile lavorare i cashmere, lavorare i camelidi, lavorare i mohair in misto tra di loro o in puro. Ma la sfida vera è lavorare lane da 36 micron, 40 micron, difficili, brutte, maltrattate, sporche, corte e quindi è stata una sfida che io ho raccolto ed è iniziata così l’avventura con Gomitolorosa”.
Grazie Carlo di aver accettato questa sfida, c’è ancora molto da fare, ma insieme possiamo andare lontano.
Alberto Costa

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Testi a cura di Ivana Appolloni
 
www.gomitolorosa.org
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