Si chiamano LANASGIUGA le prime palline di lana autoctona italiana, un nome ideato dal Presidente Alberto Costa, da oltre dieci anni impegnato nel progetto Gomitolorosa di recupero della lana a scopo terapeutico, solidale e ambientale, creando un virtuoso meccanismo di economia circolare dove un prodotto ritenuto “rifiuto speciale” si trasforma in qualcosa di utile, passando per salvaguardia ambientale, solidarietà, terapia, condivisione.

Con questa speciale formula, Gomitolorosa ha recuperato dal 2012 ad oggi oltre 20.000 chilogrammi di lana sucida, producendo, donando e lavorando oltre 100.000 gomitoli che equivalgono a circa 200.000 ore di lavoro a maglia terapeutico e una infinità di sciarpe, cappelli, coperte e ogni altro genere di manufatto volto alla solidarietà sociale.

Da questa esperienza ultra decennale nella produzione di gomitoli con una propria etichetta, dove potete trovare descritta la tracciabilità di ogni singolo gomitolo, abbiamo voluto sperimentare una nuova modalità di recupero della lana e ciò è stato possibile quando un nostro sostenitore impegnato nella vendita di prodotti per la casa, ci ha fatto notare che in Italia importiamo per lo più dalla Nuova Zelanda le palline di lana per asciugatrice.

Perché le palline di lana per asciugatrice? Perché fanno risparmiare tempo, denaro, energia elettrica e detersivo.

Le palline per asciugatrice sono la soluzione perfetta per velocizzare l’asciugatura, che può durare fino al 25% in meno. Le palline distendono i tessuti eliminando le pieghe che si formano durante il lavaggio e facilitando l’asciugatura. In questo modo non solo si risparmia tempo durante l’asciugatura, ma si evita di stirare i capi quando sono asciutti. Inoltre, le palline rendono i vestiti più morbidi, per questo non ci sarà bisogno di aggiungere l’ammorbidente durante il lavaggio. Un’asciugatura più rapida corrisponde a un risparmio in bolletta, mentre un uso più attento dell’ammorbidente contribuisce a salvare l’ambiente.

Ecco dunque pronte le palline LANASGIUGA firmate Gomitolorosa, confezionate singolarmente in questa simpatica scatolina, che mette al centro una tenerissima pecorella che ci dona la sua lana da utilizzare al meglio. E noi ci stiamo provando e forse riuscendo! Le palline sono prodotte in maniera artigianale grazie alle preziose mani di comunità ospiti di centri accoglienza, nell’ottica di valorizzare e migliorare le capacità individuali professionali di tutti attraverso la dignità dell’apprendimento di un mestiere, superando il concetto di assistenzialismo.

Per le prime 2000 palline abbiamo coinvolto l’Associazione Pacefuturo Onlus, grazie al nostro amico, volontario ed esperto di lane Sergio Foglia Taverna, referente del nostro settore di produzione. Pacefuturo dal 2006 ha sede e gestisce Villa Piazzo a Pettinengo (Biella) ed è impegnata nella promozione di percorsi di pace e di futuro, l’attivazione di progetti concreti di solidarietà e di welfare generativo rivolti alle persone fragili, in particolare richiedenti protezione internazionale, disoccupati, senza fissa dimora, e nella riscoperta, recupero e valorizzazione dell’artigianato, del patrimonio artistico e paesaggistico locale (www.pacefuturo.it).

Il nostro obiettivo è quello di individuare altre realtà italiane impegnate in progetti di solidarietà rivolti a persone fragili per attivare la produzione delle palline e dare a loro un supporto, non solo economico, per apprendere un mestiere e restituire dignità. 

Attenzione all’ambiente, solidarietà, benessere, empowerment

e integrazione sono le parole cardine del nuovo progetto Gomitolorosa con cui si intende proseguire fattivamente nel recupero della lana autoctona italiana, salvaguardando l’ambiente e producendo valore condiviso.

Le PALLINE LANASCIUGA GOMITOLOROSA le trovate sul nostro sito gomitolorosa.org, nella sede nazionale di Roma in Via delle Quattro Fontane 20 A-B e in tutte quelle realtà che vorranno fare rete con noi e diventare punti di distribuzione delle LANASCIUGA.

Scrivete a segreteria@gomitolorosa.org per ricevere ulteriori informazioni.