Salvato un nuovo lotto di lana
16 ottobre 2018
Anche quest’anno è tempo di tosa nel Biellese. Ormai non si tosa per reddito, tosare è un costo, ma lo si fa per il benessere delle pecore perché, quando la lana è lunga, s’impiglia nelle piante e diventa un peso che limita i movimenti degli animali.
Dopo averla tagliata, si riempiono sacchi e sacchi di lana, con cui non si possono certo più fare solo maglie, che pochi vogliono perché ruvide!
La lana, se non si riesce a vendere, diventa un rifiuto “speciale”ed i pastori devono effettuare un processo di smaltimento, lungo e costoso, ma necessario per non inquinare l’ambiente.
Ed è per salvare parte di questa lana “di scarto” che è nato Gomitolorosa, trasformando il rifiuto in ricchezza, insostituibile per il suo fine: la solidarietà.
Quest’anno è stata recuperata della lana direttamente dalla tosa dal pastore Macchieraldo Giorgio, lana che diventerà gomitoli da distribuire a chi lavora a maglia in ospedale durante l’attesa delle terapie o a chi partecipa ai progetti solidali per creare manufatti da donare a chi è in un periodo della vita particolarmente fragile.
Sergio Foglia Taverna, consigliere e consulente per la lana di Gomitolorosa, fa il contratto con il pastore per il recupero del lotto alla maniera dei pastori:” con una stretta di mano” .