Riprendono gli incontri online in Attesa della Giornata della Lana – Dalla scrivania del Presidente
Sulla scrivania del Presidente è appena arrivato il nuovo calendario degli incontri In attesa della Giornata 2023 promossi da Gomitolorosa in collaborazione con Agenzia Lane d’Italia (https://it-it.facebook.com/lane.italia/). A parlarvi di questa lodevole iniziativa, che oggi vanta il racconto di un bel numero di storie italiane sulla lana, è Patrizia Maggia, Presidente dell’Agenzia e Presidente del Comitato scientifico della nostra Associazione. Anche questo mese affido quindi molto volentieri ad una nostra amica, il compito di scrivere nella mia rubrica… buona lettura, e buon mese di luglio! Alberto Costa
Da anni parliamo delle grandi difficoltà che la lana autoctona sta attraversando e siamo alla ricerca delle strategie migliori per arginare questa problematica. I pastori hanno completamente perso la possibilità di identificare la lana come un valore, non solo economico, ma come bene e risorsa e l’unico loro pensiero è quella di disfarsene, per non intasare gli ovili. E’ una strada irta di difficoltà, quasi un circolo vizioso: se la lana non ha reddito perché faticare nella tosa a fare una cernita, ma se non abbiamo una fibra già selezionata in partenza come poterla posizionare sul mercato?
Patrizia Maggia
Come Agenzia Lane d’Italia abbiamo ritenuto che un primo passo importante fosse quello di avere un panorama dettagliato del settore dell’allevamento ovino a livello nazionale e della produzione laniera nelle singole regioni. Queste presentano condizioni diverse, da un punto di vista di razze autoctone presenti, con diverse attitudini, di numero di capi presenti, la sola Sardegna ha il 40% di tutta presenza ovina in Italia, delle problematiche e criticità presenti nei singoli territori.
Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con docenti universitari e ricercatori del CNR, per conoscere le nuove frontiere della ricerca nell’utilizzo della fibra, siamo stati voce degli allevatori che dal nord al sud dell’Italia ci hanno raccontato le loro difficoltà nel riuscire ad avere un minimo di reddito dalla lana ottenuta a seguito della tosa annuale, che pure ha un costo, abbiamo incontrato persone fantastiche che della lana ne hanno fatto progetti di utilizzo tra i più variegati, dalle carceri all’alta moda, dalle start up per l’isolamento acustico, alle microeconomie territoriali che innovano antichi mestieri tradizionali.
Il cammino continua e dopo la Valle d’Aosta, la Toscana, la Puglia, l’Abruzzo, la Sicilia, il Piemonte, la Sardegna, il Veneto, la Lombardia, sono già in programma altri appuntamenti che ci permetteranno di avere un quadro completo e aggiornato in merito alla produzione di lana in Italia e al suo utilizzo, per poter poi meglio individuare le strategie migliori per valorizzare questa risorsa e non vederla più abbandonata nei pascoli.
Patrizia Maggia
Presidente Agenzia Lane d’Italia