Lo studio sugli effetti del lavoro a maglia è stato pubblicato da SCIENTIFIC REPORTS, la quinta rivista più citata al mondo, affermandone la sua validità scientifica – Dalla scrivania del Presidente
Credo che il più bel messaggio arrivato sulla mia scrivania in queste settimane sia stato quello del dottor Sebastiano Rossi di Milano. Il dr Rossi lavora all’Istituto Neurologico “Carlo Besta”, il primo centro nazionale italiano per lo studio e la cura delle malattie neurologiche, nell’unità di neurofisiologia ed è il medico ricercatore che ha condotto per Gomitolorosa la preziosa ricerca sugli effetti che il lavoro a maglia può avere sulla mente.
Ne abbiamo già parlato in passato, perché la ricerca si è svolta un paio di anni fa, grazie alla generosa donazione di una famiglia meneghina che crede molto alla nostra causa e grazie a 40 volontarie che hanno accettato di “farsi registrare” gli impulsi mentali sia prima che dopo un periodo di lavoro all’uncinetto di venti minuti.
L’apparecchiatura usata dal dr Rossi e dai suoi collaboratori si chiama MEG (Magneto Encefalo Grafia) ed è una evoluzione molto più sofisticata e precisa del vecchio EEG (Elettroencefalogramma). L’esperimento è consistito nel misurare le onde cerebrali delle nostre volontarie sia in condizioni di base che sotto stimolazione visiva di segnali luminosi che apparivano sullo schermo in varie direzioni. Le persone sono state poi invitate a lavorare all’uncinetto per 20 minuti eseguendo il nostro tradizionale esagono (quello della lanaterapia di Gomitolorosa) e poi sottoposte di nuovo a stimolazione e misurazione delle onde cerebrali. L’esperimento è stato ripetuto – per sicurezza – 40 volte, su altrettanti soggetti che lavorano a maglia abitualmente e su 15 persone che lo facevano per la prima volta.
La differenza fra i due gruppi, come avevamo anticipato (e sperato), è stata evidente: chi lavora a maglia abitualmente raggiunge molto rapidamente e in modo stabile uno “stato di allerta” e un livello di “attenzione” decisamente superiore nei confronti di ciò che accade intorno. Questo risultato è stato particolarmente importante anche per me personalmente, visto che una delle motivazioni all’origine della nascita di Gomitolorosa fu proprio l’osservazione di una differenza evidente – fra le pazienti che ho operato al seno in tanti anni di lavoro chirurgico – in termini di maggior attenzione e capacità di reazione.
Ogni ricerca scientifica, tuttavia, non si conclude mai come tale se non viene pubblicata in una rivista del suo settore e questo perché per essere pubblicato uno studio deve passare al vaglio di almeno tre esaminatori esterni, competenti nella stessa materia, cui i dati vengono inviati in modo anonimo per evitare ogni influenza personale. Questo processo di analisi e critica dura molti mesi e spesso (come accaduto al dr Rossi) l’autore della ricerca deve rispondere a domande, chiarire concetti e risultati, precisare dati e informazioni.

La lettera che mi è arrivata qualche giorno fa dice appunto: Gentili amici di Gomitolorosa, sono contento di inviarvi la versione già accessibile in internet della nostra pubblicazione sull’effetto dell’uncinetto in termini di potenziamento dell’attenzione, studiato con la MEG e con un task comportamentale. L’articolo è già scaricabile da oggi via Pubmed (il database mondiale delle pubblicazioni di medicina) o sul sito di Scientific Reports; il lavoro è un open access quindi chiunque può scaricarlo e leggerlo (e se siamo fortunati, citarlo).
Bel risultato vero? Grande soddisfazione! Se qualcuno di voi volesse vedere come appare in internet il nostro articolo deve solo andare a questo LINK e vedrà il testo completo e originale.
Proprio vero che nella vita gli esami non finiscono mai, nemmeno per Gomitolorosa!
Alberto Costa
Presidente Gomitolorosa Ente Filantropico