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Lavoro a maglia con la lana e malattia di Alzheimer: novità in arrivo – Dalla scrivania del Presidente

Tra i vari dépliants sparsi sulla mia scrivania ho appena trovato quello che annuncia la giornata mondiale della salute mentale, il prossimo 10 ottobre.

EWE completo

Mi sono così ricordato che anche nel nostro mondo che promuove la lanaterapia questa data rappresenta ogni anno un traguardo importante: la Fondazione EWE (European Wool Exchange) di cui Gomitolorosa è socio fondatore, organizza infatti ogni due anni una specie di concorso europeo per le migliori “maniche sensoriali” realizzate con fibre naturali.

Le “maniche sensoriali” sono una geniale idea (probabilmente originata in Inghilterra, ma molto sviluppata in Paesi come la Croazia e la Slovenia) dedicata al sostegno dei pazienti con malattia di Alzheimer, una patologia ormai sempre più diffusa in Europa a causa dell’invecchiamento della popolazione.

 

La malattia di Alzheimer è infatti parte del vasto mondo delle demenze senili e come tutti sanno è caratterizzata da una perdita progressiva della memoria e delle capacità cognitive (cioè del buon funzionamento del cervello in tutto ciò che richiede riflessione, calcolo, associazione di idee, ecc).

Manicotti sensoriali

Fenomeno interessante per i neurologi è che chi prima sapeva lavorare a maglia, sia con i ferri che all’uncinetto, non perde questa capacità con l’Alzheimer (due terzi dei pazienti di questa malattia sono donne) e ci sono persone così ammalate da non riconoscere nemmeno più i propri figli ma che se ricevono un paio di ferri possono riprendere a sferruzzare.

La novità di cui parliamo oggi è che capita a volte a questi pazienti di avere dei momenti di agitazione e di forte ansia. In alternativa alla somministrazione di un farmaco sedativo si può provare a far infilar loro una “manica sensoriale” di quelle che vedete nelle foto: è stato dimostrato infatti che i molti colori attirano l’attenzione dei pazienti e le “protuberanze” a forme diverse fanno loro venir voglia di toccarle con le dita. Questa attività spinta dalla “curiosità” ha un effetto calmante e rasserenante; una forma di “distrazione” che viene quindi indicata nel trattamento delle fasi acute e non solo di quelle

Al concorso europeo per le migliori “maniche sensoriali” stanno partecipando diversi Paesi e a Madrid ne sono già arrivate più di 200. La cerimonia di premiazione avverrà nel celebre Museo del Traje (dell’abbigliamento) della capitale spagnola proprio il 10 ottobre. Gomitolorosa sarà rappresentato dalla nostra Direttrice Appolloni che non mancherà di mandarci foto e brevi filmati.

I premi saranno assegnati a diverse categorie di “maniche sensoriali” realizzate da diversi partecipanti: tra le fibre naturali verrà ovviamente privilegiata la lana, tra le diverse tipologie la miglior manica realizzata da un uomo, quella realizzata dalla persona più anziana fra i concorrenti, quella dalla più giovane e quella dal Paese che complessivamente avrà mandato più “maniche”.

Una cerimonia che si prospetta molto viva e piena di scambi tra chi ama la lana e il lavoro a maglia. Lo slogan sarà “non buttate la lana, fate maniche sensoriali!”. I pazienti di Alzheimer in Europa sono ad oggi 6 milioni e mezzo: ce ne sarebbe per recuperare tutta la lana avanzata ogni anno!

Alberto Costa

Presidente Gomitolorosa Ente Filantropico

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