I MISTERI DELLA MENTE – Dalla scrivania del Presidente.
Con i primi temporali di fine agosto torna il fresco e quelli di noi che sono in montagna cominciano a rimettere alla sera qualche maglioncino di lana. Così noi riprendiamo il discorso della newsletter di Gomitolorosa.
Settembre è un mese dal fascino speciale, dai colori tenui, velato da un filo di malinconia per la fine dell’estate ma anche accompagnato dal ritorno dell’energia creativa, dalla riapertura delle fabbriche e delle botteghe artigiane, oltreché, Covid permettendo, delle scuole dei nostri bambini e ragazzi. In una parola si può dire che settembre è il mese del ritorno al lavoro, cioè alla capacità della mente umana di trovare continue soluzioni agli infiniti problemi della nostra esistenza.
Dice Maupassant che forse Dio è stato distratto da qualcos’altro verso il sesto giorno e magari non ha proprio completato del tutto la Creazione. L’autore francese si riferiva al fatto che le magnifiche montagne del nostro pianeta, i mari, i laghi, le pianure non sarebbero bastati da soli agli esseri umani, dato che essi non possono vivere nell’acqua come i pesci e neppure nei boschi come gli animali. Come dire che in fondo c’è stata da sempre anche una seconda, interminabile Creazione da parte dell’uomo (e delle donne) che prova ogni giorno a completare quella divina. Il fuoco, la ruota, le case, le medicine non ci sono state fornite “chiavi in mano” con la Terra, ma abbiamo dovuto scoprirle, perfezionarle, migliorarle nel corso di milioni di anni dall’homo sapiens e donna sapiens fino ai giorni nostri. Ed è ormai evidente, da autorevoli studi e ricerche, che la “filatura” cioè, in senso letterale, la trasformazione di fibre animali in filo, è un “saper fare” addirittura precedente alla scoperta della ruota.
La riflessione che ne deriva è duplice: da un lato continuiamo a realizzare quanto ancestrale sia la presenza delle fibre animali – prima fra tutte la lana – nella storia dell’umanità, dall’altro ci rendiamo sempre più conto di vivere circondati dalle realizzazioni di un numero infinito di menti che si sono succedute nei millenni e che hanno ogni volta fatto fare un passo avanti alla nostra qualità di vita. Pur con tutte le contraddizioni legate al nostro lato oscuro e rappresentate dalle guerre, dalle distruzioni e dalle catastrofi naturali.
Non sapevo fino a pochi giorni fa, per esempio, che dobbiamo la scoperta dei pomodori in scatola a una richiesta di Napoleone di conservare il cibo per i suoi eserciti. Un genio francese inventò le prime conserve e poi il nostro Federico Cirio a Torino cominciò a lavorare i pomodori italiani portandoli in tutto il mondo, su ogni pizza o piatto di pasta.
Qual è l’origine di questa che abbiamo chiamato la “seconda creazione”? La mente umana. Con tutti i suoi misteri e anche con le sue sofferenze.
Il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer e Gomitolorosa sarà presente nelle prime file con il nuovo programma dedicato alla promozione del lavoro a maglia nel mondo dei disturbi cognitivi.
Storicamente la nostra associazione è nata e cresciuta soprattutto in ambito oncologico e di tumori ci occupiamo da sempre.
Ma sentiamo ora il bisogno di esplorare anche i territori dei disturbi della mente e più in generale del funzionamento del sistema nervoso. Alzheimer e Parkinson saranno i nostri prossimi obbiettivi, con la ferma intenzione di dare anche qui un contributo significativo.
Pensiamo a sviluppare anche in Italia la produzione delle famose “maniche” colorate, lavorate a maglia con tinte forti e arricchite di piccole decorazioni (sempre di lana) che attirano l’attenzione dei pazienti di Alzheimer nei momenti di agitazione: interessanti ricerche preliminari dimostrano la capacità di queste “maniche” di far focalizzare la mente che si trova in stato di sofferenza e di aiutarla a ritrovare un po’ di pace senza ricorrere a sedativi o peggio ancora a farmaci ipnotici.
Pensiamo di sperimentare un eventuale effetto ritardante del lavoro a maglia sul tremore parkinsoniano e un mantenimento più prolungato della manualità in pazienti che progressivamente la perdono a causa della loro malattia.
Ci proponiamo anche di promuovere il lavoro a maglia fra chi assiste questo tipo di pazienti, parenti, amici, badanti, che spesso devono trascorrere interminabili ore vicino al loro malato e quasi sempre altro non trovano da fare che imbottirsi di programmi televisivi. Non sembra una buona idea quella di sferruzzare con fili di tanti colori o di tenersi occupati con un allegro uncinetto?
Sono sicuro che su questa scrivania pioveranno presto altre notizie e le prime reazioni alle nostre iniziative autunnali. Poi arriverà ottobre e Gomitolorosa compirà 9 anni. Ma questo è tema per la prossima newsletter.
Alberto Costa
Presidente Gomitolorosa Onlus