L’evento, dal titolo “Cura della terra e cura di se stessi. Pratiche agro-silvo-pastorali che fanno bene alle donne e alla collettività“, organizzato dal CREA – Centro Politiche e Bioeconomia nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale, si soffermerà sul ruolo anche terapeutico e, di cura, che il settore primario può svolgere a livello collettivo, e la qualità e l’importanza dell’apporto specifico femminile nell’intera filiera agroalimentare.

Con l’intento di favorire lo scambio fra le reti delle donne, e promuovere il consolidamento fra queste e la società civile, Gomitolorosa è ospite delle due giornate portando il proprio contributo quale attore e caso di successo dell’utilizzo di un prodotto naturale, la lana, trasformato in strumento terapeutico e creativo.

Durante i lavori della prima giornata di venerdì 18 ottobre, che si terranno presso lo Spazio culturale WeGil di Trastevere, ALBERTO COSTA, Presidente Gomitolorosa, parteciperà alla sessione pomeridiana dal titolo “Ricerca e Testimonianze pratiche” coordinata dalla Paesaggista e amica della nostra Associazione, ANNA KAUBER. In particolare, interverrà nello spazio intitolato “Tessere e filare fra passato e presente: l’arte della terapia”, raccontando l’esperienza Gomitolorosa di introduzione della lanaterapia (terapia del lavoro a maglia) come strumento di recupero del benessere psico-fisico in oltre 30 unità oncologiche italiane. 

I lavori della seconda giornata, sabato 19 ottobre, si terranno presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, e vedono protagonista “L’arte delle mani”, arricchiti da una visita guidata – in chiave femminile – delle sale del Museo condotta da ROMINA LAURITO, Direzione regionale Musei nazionali Lazio e CHIARA CECOT, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nonché dall’esposizione dei manufatti artistici in lana selezionati nella V edizione del concorso Gomitolorosa4ARTS, raccontati da IVANA APPOLLONI, Direttrice Ente Filantropico Gomitolorosa.

Tutto il programma è scaricabile a questo LINK.

Nelle due giornate si parlerà dunque di salute in senso lato, declinandola negli aspetti che riguardano le conoscenze, le scelte alimentari, le abitudini e gli stili di vita delle donne in relazione all’ambiente, ai prodotti, alle pratiche e alle trasformazioni del settore primario e della società. Sarà un incontro a più voci, multidisciplinare, con visioni, ottiche e prospettive differenti, del mondo della ricerca e attraverso le esperienze dirette.

Considerate le finalità dell’evento, nonché l’esclusività delle attività e dei luoghi, la partecipazione è libera, fino ad esaurimento posti (max 70 partecipanti per la giornata del 18 ottobre e max 60 per la giornata del 19 ottobre).

L’evento si rivolge ad un pubblico vasto – cittadini, stakeholders che operano nel settore primario e nel campo dei diritti delle donne, enti istituzionali, partenariati locali, associazioni e altri.