Cosa ne dite di una gita alla Fattoria La Rocca di Montefortino nelle Marche? – Dalla scrivania del Presidente
Mi sono appena arrivate sulla scrivania le stampe delle foto della visita che ho fatto a Pasqua alla Fattoria La Rocca di Montefortino nelle Marche. Oltre al bellissimo paesaggio in cui pascolano tranquille le pacifiche pecore di razza Sopravissana, alle immagini del piccolo museo che raccoglie testimonianze del lavoro della lana nel passato (il materassaio me lo ricordo ancora), spicca l’allegria e lo stupore dei bimbi della scuola elementare di un paese vicino venuti a visitare il villaggio di Giulia Alberti e di suo marito Alessandro e fare prove di colorazione della lana con pigmenti naturali provenienti da erbe e fiori.
Abbiamo molto bisogno di iniziative come queste. Per tornare ad apprezzare la lana, per affezionarci di nuovo alla natura, per ritrovare il senso dell’appartenenza al nostro pianeta, visto che abbiamo solo questo per ora (a meno che davvero il signor Musk ci convinca ad andare su Marte).
Mi ha molto colpito lo sforzo di Giulia per far capire ai bambini che persino il lupo va compreso. Anche lui deve poter mangiare! Certo non le nostre belle pecore, e se si avvicina troppo a loro interviene subito l’esperto cagnone pastore, che sa bene come trattarlo e come convincerlo ad andarsene. Non occorre uccidere nessuno, neppure il lupo!
L’impianto di lavorazione della lana alla Fattoria La Rocca è altrettanto appassionante, nonostante le sue piccole dimensioni, anzi forse proprio per quelle. Sotto l’occhio attento e le mani veloci di Mohamed, arrivato in Italia pieno di speranze dalla sua povera Tunisia, passano i fiocchi di lana appena tosata, vengono lavati in acqua calda, asciugati, cardati, filati e arrotolati in rocche. Un miracolo che si ripete da millenni, anche se ora in modo più meccanizzato, e che trasforma il pelo animale migliore in fili pronti per essere tessuti.
La colorazione avviene in modo naturale e non ha segreti. Viene persino insegnata, come ho detto, a classi di bambini, anche delle elementari.
Gomitolorosa vi invita a visitare prima il sito www.fattorialarocca.it e poi ad andare a vedere la fattoria reale. Non resterete delusi. Intanto ci colleghiamo con altre esperienze simili in Europa e ho giusto in questi giorni ricevuto le immagini del museo della lana di Salamon in Spagna, da dove passano le famose transumanze delle greggi che in estate salgono dalla pianura alla montagna e in autunno fanno il viaggio opposto. Appena arrivate anche le foto del piccolo museo di Lubenice, in Croazia, sull’isola di Cherso, che come ogni anno annuncia già i corsi per bambini per imparare a fare oggetti in feltro e a colorarli.
Arriva l’estate e se non avessimo tutti questi pensieri tristi per le notizie che arrivano dall’Ucraina, saremmo così felici di respirare l’aria ogni giorno più calda e di godere la fioritura di alberi e piante. Mettete in calendario una gita ai Monti Sibillini e immergetevi nel morbido mondo della lana di montagna. Non si finisce mai di imparare!
Alberto Costa
Presidente Gomitolorosa Onlus