Da qualche settimana avevo sulla scrivania una nota rivista italiana che riportava in copertina una foto di Isabella Rossellini circondata da placide pecore e con un sorriso se possibile ancora più speciale di quello che l’ha resa celebre in tutto il mondo negli anni in cui fu testimonial esclusiva di Lancôme.

E come spesso accade in questi casi mi ritrovo dopo qualche giorno a cena con un signore romano dall’illustre cognome che mi dice di conoscere benissimo Isabella e si offre di metterci in contatto. Detto fatto, scopro che la mitica figlia di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini vive ormai da anni negli Stati Uniti e scopro il mistero della foto con le pecore. Isabella vive a Long Island (l’”isola lunga” come dice il nome, a nord-ovest di New York), in riva all’Atlantico, e ha aperto da qualche anno una fattoria chiamata Mama Farm dove alleva molti tipi di animali e coltiva verdure biologiche di specie diverse.

Se volete saperne di più andate a visitare il sito www.mamafarm.us e troverete che c’è anche un B&B dove nel giro di poche settimane mi sono ritrovato, felice nel silenzio di un bosco immenso, per una tappa di riposo durante il mio lungo viaggio per andare a Los Angeles in California a festeggiare la laurea di mia figlia (questi figli a volte sembra lo facciano apposta ad andare dall’altra parte del mondo!)

A Mama Farm mi sono dunque documentato molto soprattutto su pecore e galline, le nuove passioni di Isabella. Nuove per modo di dire perché mentre noi la conosciamo solo per la sua figura di modella e di attrice, in realtà lei è da sempre laureata in etologia, cioè la scienza che studia il comportamento degli animali.

Ma la vera sorpresa è stata vedere arrivare proprio lei in persona, ormai quasi al termine del mio soggiorno a Mama Farm, per una chiacchierata con tisana di fronte alla stufa, visto che anche in America questo mese di maggio sembrava febbraio…

Come potete immaginare, un grande onore per me, che avrò visto almeno cinque volte Casablanca, il film cult interpretato da sua mamma, e altrettante volte il film Blue Velvet, di David Lynch, regista e suo compagno per anni nella vita. Il piacere però è stato reciproco a quanto pare, perché la nostra storia di Gomitolorosa ha subito conquistato la mia mitica padrona di casa: le avevo portato un po’ di tutto dal nostro laboratorio, un gomitolo rosa, ovviamente, ma anche un kit per la lanaterapia negli ospedali, qualche fiore di lana, una pecorella di ultima generazione, una sciarpa rossa per la campagna HIV e un paio di guanti arancioni per la campagna sclerosi multipla.

Il risultato è stato che al suo primo viaggio a Roma, Isabella Rossellini è arrivata con il suo impareggiabile sorriso in via 4 fontane al 20 dove la stavamo aspettando con un po’ di emozione e abbiamo con grande gioia ricevuto i suoi generosi complimenti e la promessa di fare da madrina a una delle nostre prossime cene di Natale, forse già quella di quest’anno, il 14 novembre (segnatevela in calendario!)

Confesso che non mi sarei mai aspettato un riconoscimento così importante, e non per falsa modestia, ma perché in questo pazzo mondo di selfies e di foto su Instagram in cui viviamo, l’evento straordinario è una visita vera, con un interesse vero e delle domande sincere per quello che stiamo facendo, con il sostegno di voi tutti. I riconoscimenti che vengono dall’esterno sono sempre i più importanti perché non sono autoreferenziali.

Alfred Hitchcock e Ingrid Bergman su gentile concessione di Isabella Rossellini

Certo, un applauso da Hollywood non l’avevamo previsto: è proprio vero che non bisogna mai dire mai!

Alberto Costa

Presidente Gomitolorosa Ente Filantropico